L’aumento del valore di mercato di AI, VR e AR entro il 2030: il ruolo dell’economia nel decennio digitale

La stretta connessione tra la realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e intelligenza artificiale (AI) ha portato alla più recente considerazione che, entro il 2030, l’economia potrebbe convergere nella direzione delle competenze digitali.

È quello che afferma L’Institute for the Future, stimando che, dal 2020, la percentuale dell’economia digitale aumenterà fino a sette volte entro il 2030. Numeri come il 6% di utilizzo della VR toccheranno picchi del 50% e non solo: il dato più eclatante è che nel commercio digitale delle AR (per intenderci, il metaverso) e delle AI verranno investiti in meno di dieci anni ben 1,8 trilioni di dollari.

Lo stesso Osservatorio metaverso di Ipsos, nato nel 2022 con lo scopo di divulgare notizie che riguardano la realtà aumentata del metaverso e in particolare l’approccio degli italiani verso questo tipo di AR, ha stimato per il 56% degli intervistati un interesse verso l’acquisizione di nuove competenze. Se consideriamo l’andamento dei settori nel 2021, tutti i settori del mercato digitale hanno riscontrato un andamento in crescita, grazie alla ripresa degli investimenti e alla crescente esigenza di adeguare i processi e i servizi ai nuovi modelli operativi.

Il settore bancario, ad esempio, ha segnato una ripresa degli investimenti in beni e servizi digitali che si è tradotta in una crescita dell’8,2% della spesa, per un valore di 8,64 miliardi di euro. L’obiettivo è, entro il 2030, quello di potenziare l’economia digitale, adattando il mercato alle forme più fruibili di realtà virtuale.

Il punto è che il mondo viene da sempre considerato come un contenitore dove si scambiano beni e servizi tra le diverse economie, ecco perché le maggiori perplessità nascono attorno al fatto che questo contenitore possa mutare drasticamente servizi erogati e valute (basti pensare ai meta-coin). Negli ultimi anni, infatti, lo scambio di beni e servizi è sempre più superato dall’interconnessione di informazioni e di conoscenze, sia incorporate nei beni e servizi sia svincolate da queste.

Il mercato dei servizi digitali ha assunto una crescente importanza non solo rispetto a quello dei prodotti e dei semilavorati, ma anche ai servizi più globalizzati come quelli di tipo finanziario. Se la caratteristica principale di questo mercato è la sua fluidità, tanto da rappresentare il 50% del commercio internazionale di servizi, resta da capire se questa transizione digitale sarà in grado di arginare anche la sua dispersione.

 

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