I membri individuali italiani Alde desiderano la nascita di un’area liberaldemocratica

Intervisto Diana Severati quando le pagine web dei maggiori quotidiani non forniscono buone prospettive all’area liberaldemocratica ma lei che è la coordinatrice italiana dei membri individuali di Alde, unico partito europeo che consente anche l’iscrizione individuale, e si spende da anni in iniziative per aggregare i soggetti politici di ispirazione liberale, non pare essere sorpresa da tali notizie.

Qual è il rapporto tra i membri individuali e il partito Alde, i primi riescono davvero ad incidere nelle scelte politiche di un partito che in Europa è davvero importante?

ALDE è l’unico partito europeo a prevedere la possibilità di adesione a titolo individuale. Il programma nasce nel 2011 su iniziativa di Graham Watson (Libdem, UK) per diffondere i valori liberaldemocratici e consentire anche a chi non aveva un partito di riferimento in area nel proprio Paese di dare il proprio contributo a livello europeo attraverso la possibilità di presentare risoluzioni al congresso e anche di partecipare al Congresso e al Council meeting in qualità di delegato attraverso il processo elettivo interno. La possibilità di incidere sarebbe maggiore se la collaborazione con i partiti membri nei Paesi laddove ci sono soggetti presenti fosse effettiva e in particolare i coordinatori fossero parte degli organi dirigenti degli stessi in modo da includere maggiormente i membri nelle scelte politiche nazionali, con una proiezione europea. 

Nel 2017 il congresso ALDE svoltosi ad Amsterdam ha approvato una risoluzione che prevedeva, oltre all’inserimento del logo ALDE e del riferimento al manifesto sul materiale promozionale dei partiti membri, anche la promozione della possibilità di aderire ad ALDE come membri individuali e reciprocamente da parte dei membri individuali la promozione delle iscrizioni ai partiti nazionali membri di ALDE. Ad oggi quanto richiesto attraverso questa risoluzione non ha trovato applicazione.

 

Da quanti anni sei iscritta come membro individuale di Alde? 

Sono iscritta da circa 7 anni.

 

E quali sono le tue prospettive e aspettative dopo sette anni di militanza?

Io penso che le potenzialità non siano pienamente sfruttate, manca un riconoscimento del ruolo dei membri individuali che dovrebbe essere anche quello di facilitare la nascita di soggetti liberali nei propri Paesi.

 

In Italia vi sono centinaia di iscritti ad Alde IM, numeri superiori rispetto ad altri Paesi europei con una rappresentanza parlamentare liberale, anche in sede europea. Come credi che ciò sia spiegabile?

Negli scorsi anni i numeri erano maggiori perché non c’erano partiti italiani membri e la membership individuale era vista come unico strumento per dare un contributo in area liberale.

 

Dal 2 al 4 giugno si è svolto il congresso di Alde Party a Dublino e una delegazione di Individual Members era presente, ho letto alcuni post ma potrebbe spiegare le iniziative più importanti intraprese?

Dal 2 al 4 giugno a Dublino di è svolto il congresso ALDE Party ed anche il Council meeting nella giornata del 2 giugno. Io ero delegata per i membri Individuali al Council meeting mentre al congresso i delegati erano Sarah Zickler e Maté Bozóky. 

Il Council meeting ha discusso e votato sulle questioni legislative e finanziarie interne nonché sull’approvazione delle domande di adesione: Sluga Narodu Ucraina), il partito di Zelensky e Lelo, (Georgia) come membri di pieno diritto; Girghi (Georgia) come membro associato mentre Centar (Croazia) e Iniciativa Liberal (Portugallo) sono passati da membri associati a membri di pieno diritto.

Il congresso infine ha votato e adottato le risoluzioni che sono raccolte qui: https://www.aldeparty.eu/tags/congress_dublin_june_2022utm_campaign=final_alde_congress_2022&utm_medium=email&utm_source=aldeparty

 

Una legislatura parlamentare è oramai terminata e nonostante molti si considerano “liberali” non sono arrivate a compimento le iniziative più importanti in materia economica che avrebbero liberalizzato alcuni settori (spiagge e taxi), è così difficile affrontare determinati temi o secondo lei ci sono altre spiegazioni?

In Italia non esiste un centrodestra liberale ma una destra sovranista, ora è evidente. Il partito, Forza Italia, che si presentava come componente liberale del centrodestra ha preferito fare il passaggio di consegna alla Lega. Ha vinto il ricatto delle corporazioni dei tassisti e dei balneari, da sempre feudo di voti dei sovranisti nostrani. Non si può inoltre non annoverare tra i nemici delle riforme in senso liberale il Movimento 5 Stelle di Conte.

Manca la rappresentazione di un’area autenticamente liberale e ciò è dovuto all’anomalia tutta italiana del bipopulismo che da trent’anni caratterizza la scena politica del nostro Paese.

 

Un augurio per la prossima legislatura?

Le previsioni, rebus sic stantibus, pronosticano la quasi sicura maggioranza del centrodestra. Personalmente auspico che ci possa essere un ridimensionamento attraverso la rappresentazione di un fronte liberale, riformista e repubblicano che può nascere solo superando le attuali frammentazioni in area.

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto